Cannabis con metodo idroponica

L’uso della cannabis come medicinale, insieme al forte ritorno all’agricoltura, ha spinto sempre più giovani imprenditori ad investire in questo settore.
Le aziende che producono cannabis con THC a basso dosaggio sono sempre di più e ormai se ne trovano dislocate su tutta la penisola italiana.
La produzione di cannabis sta diventando via via sempre più un investimento importante per gli imprenditori agricoli, che cercano così le migliori strategie per avere una produzione migliore; una delle innovazioni è certamente la cannabis con l’idroponica.

Che cos’è l’idroponica?

L’idroponica è un metodo di coltivazione che avviene senza terreno, la pianta viene immessa direttamente nell’acqua. Le piante di cannabis vengono messe direttamente a contatto con l’acqua che si trova all’interno dei recipienti contenenti le sostanze nutritive che devono essere assunte dalle piante. Nel recipiente sono presenti anche le pietre porose che servono per mantenere pulito il tutto. Molte volte infatti le piante di cannabis vengono coltivate all’interno dei secchi.

Quali sono i vantaggi?

Il vantaggio di questo metodo è che le piante crescono molto più rapidamente e di conseguenza si possono ottimizzare i costi di produzione.
La crescita delle piante avviene più velocemente perché le sostanze nutritive presenti nell’acqua sono direttamente a contatto con le radici della pianta stessa, si ha quindi un assorbimento diretto di questi nutrienti. Con il metodo classico, cioè con la coltivazione nel terreno, la pianta riesce ad assorbire i nutrienti più lentamente visto che deve ricavarli dal terreno stesso.

Come gestire un impianto idroponico?

Innanzitutto bisogna sottolineare che esistono molte tipologie di impianti idroponici, vanno dai più semplici ed economici (possono essere costruiti anche in casa) ai più elaborati e costosi:

  • Deep water culture: è l’impianto più elementare ed economico, si tratta di un grosso secchio con una pompa ad aria. La piantina è sempre immersa nell’acqua.
  • Flusso e riflusso: è un sistema già leggermente più elaborato, fa in modo che l’acqua venga immessa nella vaschetta contenete la base delle piantine periodicamente. La piantina quindi ha momenti in cui ha le radici completamente immerse nell’acqua e altri in cui l’acqua non è presente.
  • Sistema goccia a goccia: questo sistema riprende in pieno il sistema di irrigazione a gocce delle classiche coltivazioni. La piantina viene irrigata attraverso un tubicino che rilascia delle piccole gocce di acqua contenenti i nutrienti.

Quelli elencati sopra sono solo i principali metodi utilizzati ma ce ne sono ancora tanti altri come il metodo a stoppino o il metodo spray.

Per gestire al meglio un impianto idroponico è fondamentale mantenere l’impianto quanto più pulito possibile, soprattutto perché in acqua si possono facilmente formare degli agenti patogeni che possono essere dannosi sia per la pianta che per l’impianto stesso. Se realmente si vogliono ottenere i risultati di crescita è importante manutenere l’impianto con periodicità.
Le operazioni ordinarie da svolgere sono le seguenti:

  • Controllare il valore del pH: il range di riferimento che deve avere il pH è tra 5,5 e 5,8. Quando le piante fioriranno andrà bene anche un valore leggermente superiore.
  • Controllare la temperatura dell’acqua: la temperatura ideale per coltivare la cannabis con questo sistema è di circa 20 gradi Celsius.
  • Valutare l’inserimento di fertilizzante: per una crescita regolare della pianta è consigliabile utilizzare il fertilizzante ma bisogna stare attenti alle quantità da somministrare. Troppo fertilizzante potrebbe nuocere alla pianta.
  • Sterilizzare le attrezzature: come già accennato la pulizia è alla base di questa metodologia. Un inquinamento delle acque potrebbe far morire la piantina, è opportuno quindi tenere il più pulito possibile le varie attrezzature.

Vale la pena installare un impianto idroponico per la coltivazione di cannabis?

Il metodo dell’idroponica può sembrare a primo impatto molto difficile da mettere in pratica. In realtà pensando ai vari tipi di impianti possibili elencati precedentemente è facilmente intuibile il fatto che la possibilità di installazione è alla portata di tutti. Sembra ovvio che è consigliabile a chi è alle prime armi con questo metodo di iniziare con impianti molto semplici anche se sono meno redditizi.
Accumulando la giusta esperienza si sarà poi in grado di gestire impianti più complicati ed efficienti.
Con l’impianto idroponico i tempi di crescita della pianta sono entusiasmanti. I risultati che riuscirai ad ottenere ti consentiranno di svolgere il tuo lavoro sempre con un bel sorriso stampato sul volto.