Il campionato di calcio italiano ha raggiunto standard tecnologici altamente professionali. Sotto tutti gli aspetti. In campo e fuori. Anche le partite serie a, adotteranno la goal line tecnology.
La tecnologia in serie a.
Da sempre in Italia, la serie a è il campionato più seguito in assoluto. Eppure l’ adeguamento tecnologico spesso non è al passo con i tempi. Il football si sa è uno sport di spirito antico e nobile. Di stampo conservatore, dato che le riforme richieste da tifosi in primis e calciatori stentano ad essere approvate. Ultimamente, però , qualcosa si muove. Infatti dal campionato 2015/2016 verrà introdotta la goal line tecnology. Lo annuncia il neo Presidente della Federazione Carlo Tavecchio.
La goal line tecnology.
Questa nuova tecnologia, non è altro che il famoso sistema gola non goal. Attraverso un microchip nel pallone, l’ arbitro sa in tempo reale se la palla ha superato la linea di porta.
Tra le più celebri sviste la maggior parte dei calciofili ricorda il goal dell’ Inghilterra nel 1966. In finale a Wembley i padroni di casa affrontano la Germania.
La partita finisce 3 a 2, decisa da un goal dubbio degli inglesi. La palla risulterà essere fuori, ma se l’ arbitro avesse avuto la tecnologia sarebbe forse cambiata la storia di un giorno di calcio.
Gli stadi e la tecnologia.
Secondo l’ Uefa, la maggior parte degli stadi italiani non posseggono i requisiti minimi sia di sicurezza che tecnologici. Infatti la Federazione ha precisato che per l’ agosto 2015 tutti gli stadi di serie a dovranno essere collaudati. Gli impianti per la goal line tecnology sono fissi e con dei costi di gestione moderatamente alti.
Ne è nata una diatriba su chi deve accollarsi le spese. In Italia è deciso che pagheranno il tutto società e sponsor. Dal montaggio alla manutenzione.
La tecnologia non mette mai d’ accordo tutti.
Come di consueto, la tecnologia non mette mai tutti sulla stessa linea. C’ è chi afferma che così si snatura lo spirito del calcio e dello sport in generale. Mentre chi è a favore controbatte. La tecnologia c’ è anche negli altri sport come il rugby, la pallavolo, i tennis ed il basket. Tra i più seguiti. Manca nel calcio e basta. Poi c’ è la terza campana. E cioè chi afferma che la tecnologia va bene, ma va introdotta un po alla volta. Di questa opinione il Presidente della Fifa Josep Blatter.
Goal line tecnology, le squadre si organizzano.
Sette tra i maggiori team per fatturato, inviano richieste preliminari alle aziende che sono state incaricate alla posa degli impianti. In modo da anticipare i tempi. I team chiedono di partecipare in maniera più attiva.
In totale, serviranno per l’ adeguamento degli impianti 5 o 6 milioni. Secondo le stime de “La Gazzetta Dello Sport”. Il quotidiano di Via Solferino, ha calcolato una spesa di massimo 300.000 euro per società . Non una cifra impossibile, soprattutto per le squadre in difficoltà economica.
Andrea Abodi, Presidente della Lega di serie b. Auspica che la nuova tecnologia venga utilizzata già durante i play-off a maggio. Secondo Abodi, non ci sarebbe violazione del regolamento. Le due leghe da qualche anno sono separate. Ognuna possiede un ordinamento proprio. Per il regolamento, non possono essere implementate novità tecnologiche a campionato in corso.