Gli Academy Awards 2016 tra sorprese e delusioni

Academy Award of Merit è il nome ufficiale di quello che i più conoscono come Premio Oscar. Dal 2004 la notte degli Oscar cade solitamente l’ultima domenica di febbraio, mentre le nomination sono rese note già a fine gennaio. La data ufficiale per l’88esima edizione degli Academy Awards è il 28 febbraio e le candidature sono state rese note il 14 gennaio.

A nominare i candidati e i futuri vincitori degli Oscar sono stati quasi 6.000 membri votanti appartenenti all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. L’identità dei votanti è tenuta nascosta, ma è cosa nota che all’interno di questa speciale giuria circolino le migliori personalità artistiche del mondo cinematografico, perlopiù attori, ma anche registi, produttori e tante altre categorie del settore.

Gli Oscar ufficiali da assegnare sono 29, ma nel corso della sua lunga storia, iniziata il 16 maggio 1929, non sono mancati gli Academy Awards speciali come l’Oscar giovanile assegnato fino al 1960 e l’Oscar Onorario. Tuttavia, le categorie più chiacchierate sono quelle per il Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e attrice protagonista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior film straniero.

Nomination ufficiali per gli Academy Awards 2016.

Il toto nomi dei papabili candidati agli Oscar di quest’anno ci avevano dato qualche dritta sulle probabili nomination delle categorie sopracitate. Molte previsioni sono state confermate, ma altre sorprendentemente disattese. Iniziamo dall’Oscar come Miglior film. Sono 6 le pellicole in corsa per aggiudicarsi la statuetta d’oro.

La grande scommessa – di Adam McKay, candidato a sua volta per la Miglior regia, con Brad Pitt e Christian Bale. Quest’ultimo in nomination come Miglior attore non protagonista.

Il ponte delle spie – di Steven Spielberg, concorre anche per la categoria Miglior sceneggiatura originale. Tra gli interpreti ci sono Tom Hanks e Mark Rylance, candidato come Miglior attore non protagonista.

Brooklyn – di John Crowley, con Saorsie Ronan candidata come Miglior attrice protagonista.nomination agli Oscar 2016

Mad Max: Fury Road – di George Miller (II), in corsa anche per il premio di Miglior regia. Sopravvissuto (The Martian) – di Ridley Scott, con Matt Damon tra i nominati per il Miglior attore protagonista.

Redivivo (Revenant) – di Alejandro Gonzàlez Inàrritu candidato a sua volta per la Miglior regia. Tra il cast c’è Leonardo Di Caprio, in nomination per l’Oscar come Miglior attore protagonista, e Tom Hardy, in corsa per il Miglior attore non protagonista.

Segue – Room – di Lenny Abrahamson, in ballo anche per la Miglior regia. Tra gli attori principali c’e Brie Larson, candidata per la statuetta come Miglior attrice protagonista. L’ultimo in corsa per il Miglior film è – Il caso Spotlight – di Thomas McCarthy, che si trova anche tra i nominati per vincere il premio Oscar alla regia.

Per il premio Miglior attore e attrice protagonista, oltre a quelli già citati, concorrono anche: Bryan Cranston (Trumbo), Michael Fassbender (Steve Jobs), Eddie Redmayne (The Danish Girl), Cate Blanchett (Carol), Jennifer Lawrence (Joy) e Charlotte Rampling (45 anni).

Negli Academy Awards 2016 purtroppo nessun film italiano è in corsa per l’Oscar come Miglior film straniero, le nomination ufficiali sono: El abrazo del serpiente – di Ciro Guerra (Colombia), Mustang – di Deniz Gamze Ergüven (Francia), Il figlio di Saul – di László Nemes (Ungheria), Theeb – di Naji Abu Nowar (Giordania) e A War- di Tobias Lindholm (Danimarca).

 

Le (non) nomination agli Oscar 2016 più discusse

Nell’88esima edizione degli Academy Awards i film che hanno ricevuto più candidature sono stati: Revanant (Redivivo), Mad Max: Fury Road e The Martian (Sopravvisuto). Quasi tutti i critici del settore concordano con la nomination del lavoro di Alejandro Gonzàlez Inàrritu al premio come Miglior film e Miglior regia. C’è chi è convinto che Inarritu possa fare il bis di statuette dopo quelli ricevuti per Birdman. Tuttavia, sono in molti a storcere il naso sulla candidatura di Leonardo Di Caprio al Miglior attore protagonista.

Le contestazioni alle interpretazioni di Di Caprio sono diventate un cliché nel periodo degli Oscar. Sull’attore la critica si divide. Alcuni sostengono che l’interpretazione di Leo sia stata esemplare, la migliore di sempre, consona all’intensità del film, con poche battute e molti silenzi ricchi di pathos. Dall’altra parte, c’è chi ritiene l’attore un miracolato degli Academy Awards, miracolo realizzato dal regista Inarritu, che ha saputo far emergere la parte migliore di Di Caprio (le scene in cui non parla) riuscendo a farlo sembrare un attore degno di un Oscar. oscar-2016-2

Vedremo cosa ne penserà la giuria. Tra le delusioni più condivise di quest’anno c’è la mancata nomination di Ridley Scott alla Miglior regia. Scott è considerato una dei cineasti più importanti tra quelli ancora in attività e la crasi tra ironia e tensione realizzata nel suo ultimo film (The Martian) ha conquistato sia la critica che il pubblico pagante e non inserirlo tra la rosa dei papabili vincitori è per molti un errore grossolano. Ma chi ha preso il posto del veterano regista Redley Scott?

A quanto pare al maestro è stato preferito il regista irlandese Leonard Abrahamson. Ma il regista di – Room – non è il solo ad essere sospettato di aver levato la poltrona a Scott. Sebbene quasi nessuno abbia da dire sulla candidatura come Miglior film di – La grande scommessa -, la nomination del suo regista, Adam McKay, è sembrata un po’ sospetta o quantomeno forzata.

Ma la delusione maggiore non è stata la mancata candidatura di Scott, ma l’esclusione dall’Oscar più ambito, quello di Miglior film, a capolavori dal calibro di – Carol – e – Inside Out. Quasi sicuramente il film di animazione è stato escluso dalla rosa dei miglior film per il classico pregiudizio che serpeggia nei confronti dei cartoni animati, costretto a consolarsi con le nomination per il Miglior film d’animazione e Miglior sceneggiatura originale.

Mentre, per il film di Todd Haynes – Carol – non si riesce a trovare una valida giustificazione alla sua omissione dalla categoria più importante, né a quella dell’esclusione dalla cinquina per la miglior regia. Tra gli errori più imbarazzanti di questa 88esima edizione degli Academy Awards non può passare inosservato il modo in cui è stata snobbata la candidatura alla Miglior sceneggiatura del film di Aaron Sorkin (Steve Jobs).