Il cinema Western Italiano, noto come Spaghetti Western è un genere cinematografico sviluppatosi in Italia verso la metà degli anni sessanta e protrattosi sino ai primi degli anni settanta. Il genere Western Italiano è molto differente da quello americano, le storie sono più cruente e molto spesso il budget è molto basso. Ai classici eroi dei film americani, come John Wayne si contrappone invece un antieroe cinico e senza scrupoli, dotato di una sottile ironia che lo rende così più reale e di conseguenza più apprezzato dal pubblico. Vendetta e sete di denaro sono i sentimenti che spingono i protagonisti nelle loro avventure, abbandonando completamente lo stile del Western Americano più incentrato su sentimenti e onore. Ecco di seguito i migliori film Western Italiani che sono stati talmente apprezzati da lasciare un segno indelebile nella storia del cinema.
Lo chiamavano Trinità
1970, diretto da Enzo Barboni
Film di Enzo Barboni del 1970, Lo chiamavano Trinità… Venne prodotto in un periodo in cui il pubblico stava ormai perdendo l’interesse per questo genere di pellicola. Il film fu in grado di riportare alla ribalta il genere Spaghetti Western, a suon di pistolettate e, immancabile nello stile di Bud Spancer e Terence Hill, a forza di sberle e cazzotti. Il Western diventa da ridere e si perde così l’immagine dell’antieroe, distinguendo buoni e cattivi e cancellando le tematiche scomode che venivano spesso affrontate nei film degli anni precedenti.
Faccia A Faccia
1967, diretto da Sergio Sollima
Questo film racconta la storia di un professore di storia malato di tubercolosi che, incappato in una banda di violenti criminali, viene fatto prigioniero. Il protagonista cerca di redimere il pericoloso capo della banda ma finisce per esserne corrotto e passare da timido e insicuro professore a spietato assassino. È sempre interessante vedere un protagonista che subisce un così profondo processo di trasformazione e Sergio Sollima è riuscito a narrare questi eventi con estrema intensità. Le esibizioni sono eccezionali, così come la musica del grandissimo Ennio Morricone. Faccia a Faccia pur avendo scene ridondanti, è ancora in grado di avere una grande influenza per la sua pura originalità.
Django
1966, diretto da Sergio Corbucci
Django fu il film che consacrò Franco Nero a uno dei migliori interpreti di film Western. Egli interpretò il suo ruolo con il perfetto atteggiamento riuscendo ad accentuare il mistero che si cela intorno al suo personaggio, aiutato anche dall’indimenticabile musica che l’accompagna. La mitologia del personaggio è affascinante, nonostante la somiglianza della storia con Per un Pugno di Dollari. Django trascina con sé una cassa da morto, e la grande rivelazione del suo contenuto è uno dei migliori colpi di scena di sempre. La musica e il creativo lavoro di camera hanno contribuito a creare un’aggiunta rivoluzionaria al genere.
La Resa dei conti
1966 diretto da Sergio Sollima
Questo film sorprendentemente lungo si riduce essenzialmente a una lunga scena d’inseguimento di un criminale accusato di aver violentato e ucciso una ragazza di soli dodici anni. Lee Van Cleef nel ruolo di Jonathan Corbett viene ingaggiato per andare alla ricerca dell’uomo, che viene seguito incessantemente sino in Messico. Nonostante una premessa molto semplice, La resa dei conti è un film tematicamente cinico che esplora i meandri più controversi della politica, il razzismo e la violenza.
Per Un Pugno Di Dollari
1964, diretto da Sergio Leone
Diretto dal maestro Sergio Leone, questo film ha creato le caratteristiche definitive, da cui i film successivi sono stati inspirati, dell’intero genere Western italiano. Da qui Clint Eastwood diventerà un nome familiare in film di questo genere, insieme alle musiche di Ennio Morricone è incomparabile. La storia coinvolge un misterioso pistolero solitario che si trova tra due fazioni in guerra in una piccola città, ma dovrà scegliere da che parte schierarsi… Forse. Fantastico, melodrammatico e ricco di scontri a fuoco impossibili, un film pieno di eccessi e d’immagini indimenticabili.
Per Qualche Dollaro In Più
1965, diretto da Sergio Leone
Seguito del film Per Un Pugno Di Dollari, anche in questo caso Sergio Leone da prova delle sue grandi doti di regista con idee altrettanto memorabili e una storia originale. Il cattivo è particolarmente spietato, anche per un Western Italiano, e man mano che gli eventi si svolgono la storia si fa sempre più sconcertante e avvincente. Leone prende tutto ciò che ha funzionato la prima volta ma aggiunge una significativa quantità di originalità affrontando tematiche più mature.
Il Grande Silenzio
1968, diretto da Sergio Corbucci
Il Grande Silenzio riesce a distinguersi anche solo per la sua ambientazione. La fotocamera offre un spettacolo senza pari, trasmettendo al pubblico una marea di sensazioni, facendogli sentire ogni centimetro di neve e quella brezza ghiacciata. Jean-Louis Trintignant interpreta un pistolero a cui da bambino vennero tagliate le corde vocali, ingaggiato da una vedova che ha perso il marito per mano di una banda di cacciatori di taglie che non fanno distinzione tra colpevoli e innocenti. L’ambientazione influisce direttamente sul film, disegnando un ritmo straordinariamente lunatico, claustrofobico e un’atmosfera carica di cruda violenza. Il film è a dir poco geniale e uno dei più accessibili dell’intero genere.
Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo
1966, diretto da Sergio Leone
Nessun altro Western italiano, nemmeno tra la filmografia di Leone, possiede lo stile de Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo. Questo è chiaramente il lavoro di un autore, grazie a Leone il film è inventivo in tutto, per una storia epica. La storia narra di tre uomini, Tuco, il Biondo e Sentenza, le cui strade si incrociano per caso. Scoprono ben presto di avere un comune obbiettivo, ma ognuno di loro diffida dell’altro. Una premessa molto semplice ma il racconto del loro viaggio è monumentale, contemplando la guerra e l’avidità con sprezzante umorismo e un tipo d’azione assai emozionante. Questa Pellicola è stata in grado d’influenzare ogni western dal momento della sua uscita.
C’era Una Volta Il West
1968, diretto da Sergio Leone
Leone trova la miscela perfetta di stile e dramma caratteriale. Mentre la classica trilogia del dollaro potrebbe essere culminata nel film più iconico da lui creato, questo è il più complesso. Il ritmo è molto più deliberato e le relazioni molto più coinvolte. Non tratta un’avventura epica, si parla invece di un film intimo, incentrato sulla storia di una vedova la cui intera famiglia viene uccisa. Charles Bronson e Henry Fonda regalano allo schermo un’interpretazione favolosa. Le performance incredibili, lo sviluppo dei personaggi, arricchiti da un grande umorismo e duelli soddisfacenti, questo è uno dei migliori film mai realizzati nella storia dei Western Italiani.