Il tema del risarcimento danni è molto complesso e spesso è dominato da dinamiche tutt’altro che intuitive. Conoscerle significa maturare delle giuste e realistiche aspettative, evitando così cocenti delusioni. Significa, soprattutto, porsi nella migliore condizione per affrontare l’eventuale iter che porta all’accoglimento o al rifiuto della richiesta di risarcimento.
Vale la pena fornire una panoramica delle informazioni che è necessario conoscere prima di procedere con la richiesta. Informazioni riguardanti le tipologie di danno, le prove da trovare/portare per vincere il contenzioso, le metodologie più idonee per individuare un buono studio legale risarcimento danni
Dunque… Ecco cosa sapere
Esistono ben quattro tipologie di danno risarcibile
Si fa presto a dire “danno”. In realtà, sono ben quattro i danni risarcibili. Ecco un prospetto.
- Danno biologico. E’ il danno che causa l’insorgenza di uno stato patologico riguardante il corpo e la psiche. Es. la frattura è un danno biologico, ma anche la presenza di una depressione.
- Danno morale. E’ il danno che causa un’alterazione dello stato emotivo, che quindi riguarda la psiche ma non in materia patologia. Molto banalmente, tristezza, scoramento, vergogna etc.
- Danno patrimoniale. E’ il danno che causa una perdita di denaro.
- Danno punitivo. E’ il danno causato dall’inazione di un ente deputato alla tutela o all’erogazione di un servizio, e che quindi costringe l’assistito ad agire in prima persona. Il caso tipico è l’assicurazione che gestisce male il sinistro.
Inoltre, va segnalata una seconda distinzione, ovvero quella tra danno scaturito dall’inadempimento contrattuale e danno scaturito da atto illecito. Nel primo caso, il danno origina da un contratto non rispettato; nel secondo caso, da un evento specifico (es. un’aggressione).
La quantificazione di una specifica tipologia di danni non è a discrezione del giudice
In genere, si pensa che la quantificazione del danno sia a completa discrezione del giudice. Non è mai veramente così, nel senso che è comunque tenuto a fare riferimento ad altre sentenze.
In almeno un caso, poi, tale margine di discrezione si riduce fin quasi a scomparire. Il riferimento è al danno biologico, per cui esistono le cosiddette Tabelle di Milano, un prospetto molto preciso che mostra le cifre da assegnare in base a determinati criteri quali l’età e i punti di invalidità causati dall’evento.
La dimostrazione del danno si basa su tre tipologie di prove
Se il danno è causato da un inadempimento contrattuale, è necessario dimostrare la sussistenza e la validità di questo contratto, e il mancato adempimento di parte avversa. Se invece il danno è causato da un atto illecito, è necessario presentare tre tipologie di prove.
- Fatto materiale. Ovvero, le prove che dimostrano che il fatto è realmente avvenuto e che a commetterlo è stata proprio quella specifica persona.
- Danno subito. Ovvero, le prove che dimostrano che un danno c’è stato.
- Nesso di causalità. Ovvero, e prove che dimostrano che il danno è stato cagionato proprio da quel fatto.
L’importanza di essere ben assistiti
Come si può evincere da queste semplici curiosità, l’argomento del risarcimento danni è piuttosto complesso. Ragione per cui, è bene non prendere sotto gamba la richiesta e tutto ciò che ne consegue. Ciò significa prestare molta attenzione alla scelta dello studio legale. In particolare, dovrebbe rispondere ad alcuni criteri.
Innanzitutto, dovrebbe essere specializzato proprio nelle richieste di risarcimento danni. Le competenze necessarie a gestire contenziosi come questi sono specifiche, e vanno ben oltre la semplice dottrina del codice.
In secondo luogo, è bene che lo studio vanti una buona fama. Il concetto di passaparola è quasi inapplicabile in questi casi, viste le necessità di privacy, ma alcune “cose” si vengono comunque a sapere. Dunque, la reputazione è un buon criterio di scelta.