Il progresso tecnologico ha ormai raggiunto livelli davvero straordinari. L’evoluzione delle tecnologie ha radicalmente cambiato le nostre vite: basti pensare alla diffusione ormai capillare di strumenti come smartphone, tablet, notebook e all’utilizzo di app e funzionalità da cui ormai non si può più prescindere. Anche in questo 2019 le innovazioni tecnologiche sono state davvero eccezionali, come ad esempio l’introduzione del 5G o il lancio degli smartphone pieghevoli da parte di alcune delle aziende principali che operano in questo settore, senza dimenticare i bitcoin e altre novità.
Sensori che “anticipano” le catastrofi naturali
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Ma l’evoluzione tecnologica non si ferma e anzi continua ad avanzare con grande impeto, tanto che nel prossimo futuro avremo a che fare con strumenti ancora più efficienti e con soluzioni che consentiranno all’umanità di vivere la propria esistenza in maniera migliore. Dal settore aerospaziale alle difese di tutto il mondo, con la collaborazione di numerosissimi team di scienziati, delle Università più prestigiose al mondo e della NASA, non c’è giorno che passa senza che si lavori a fondo su qualche progetto che ad oggi può apparire ancora “irrealizzabile”, ma che a breve (diciamo nel giro di pochi anni) potrà rappresentare davvero un cambiamento decisivo per la popolazione mondiale.
Una delle “piaghe” che tormenta maggiormente gli esseri umani è la catastrofe naturale, che può verificarsi come un violentissimo terremoto, un devastante tsunami, un tornado, una terribile inondazione e tanto altro ancora. Le calamità naturali accadono continuamente in ogni angolo del mondo, causando danni pesantissimi e ingenti perdite di vite umane. È anche per questo che da tempo si sta ragionando sulla realizzazione di dispositivi che siano in grado di “anticipare” di qualche minuto l’arrivo di un’imponente catastrofe naturale.
Le idee, in tal senso, sono un sensore da inserire in un satellite nello spazio e uno strumento in grado di seguire gli episodi geomagnetici. Su questo fronte si stanno rimboccando le maniche anche colossi come Stati Uniti e Cina, spesso interessati da sismi tremendi, inondazioni e tornado.
Un altro strumento di cui si parla tanto è il Mach 20, che consentirà agli aerei di raggiungere le 15.000 miglia all’ora. La velocità ipersonica permetterà così di realizzare voli che trasporteranno passeggeri dal Regno Unito all’Australia in un’ora o poco più. Fino ad ora la realizzazione di questa straordinaria innovazione tecnologica era stata ostacolata dalla difficoltà a reperire materiali robusti che fossero in grado di resistere alle temperature “roventi” e soddisfare pienamente il raggiungimento dello scopo, ma a quanto pare un’impresa statunitense attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa, la Lockheed Martin, è riuscita a realizzare un materiale che versando elettroni si “raffredda”.
Foto dettagliate delle origini dell’universo grazie a NIRCam
Infine un’altra strepitosa invenzione futuristica potrebbe essere la macchina per viaggiare nel tempo. Tornare nel passato per modificare gli eventi o recarsi nel futuro per vedere come sarà la nostra vita o quelle dei nostri discendenti è un sogno che accompagna da sempre l’umanità e che è stato trattato anche in letteratura e nel cinema (specialmente con la trilogia di Ritorno al Futuro).
Da questo punto di vista non ci sono ancora novità, ma la Lockheed Martin e l’Università dell’Arizona hanno già costruito una telecamera super sensibile ad infrarossi (che si chiama NIRCam ed è stata inserita sul telescopio spaziale JWST) che potrà rivelarci le origini del mondo attraverso delle immagini molto dettagliate delle prime stelle e galassie apparse durante il processo di formazione dell’universo.