L’origine del Natale

La più cristiana delle  feste, il Natale, ha un’origine che risale a tempi lontani dalla nascita di Gesù. La data del 25 dicembre è convenzionale: nulla nei Vangeli ci indica il periodo dell’anno. Fu un Concilio secoli dopo a fissarla e lo si fece in concomitanza con il solstizio d’inverno, data festeggiata da sempre dall’umanità come momento della rinascita. Il sole è giunto alla fine della sua parabola discendente nel nostro emisfero e faticosamente dal 22/23 dicembre le giornate si allungano, il sole riprende vigore e ci guida verso i periodi di rinascita della natura. Per questo si decise di fissare il giorno natale del Messia in quella data, che era usata, peraltro, anche dai seguaci del mitraismo, una religione di origine persiana molto diffusa nell’impero romano che appunto si avvaleva di simboli solari. Deus Sol Invictus, dicevano gli antichi romani, il Dio Sole è invitto, e ricomincia il suo cammino di crescita. Molte tradizioni del nostro Natale sono derivate da queste esperienze religiose pre-cristiane, a partire dalla simbologia del fuoco, della luce, che caratterizzano i festeggiamenti. Fino a pochi anni fa, oramai la tradizione si è quasi estinta, la notte della Vigilia si accendevano fuochi nei campi, e questo avveniva in tutto il Sud appenninico. Fuochi che bruciavano la notte e dovevano dare al sole il vigore per ricominciare il suo percorso di crescita e non abbandonarsi a un destino di morte che lo avrebbe portato alla fine, e con esso alla fine della vita. E in una versione cristianizzata di questa tradizione, nelle case del Mezzogiorno d’Italia la notte di Natale il focolare restava acceso, “per asciugare i pannolini di Gesù Bambino”, si diceva, in un’epoca in cui Lines e Pampers non esistevano ancora.

Il rito dei regali fa parte anch’esso della tradizione antica, e in epoca cristiana si è sposato con la storia dei Magi e del loro carico di doni al “Re del Mondo”.

Quindi si festeggi il Natale del Signore, sapendo che di natali divini questa data è segnata, con storie, miti, tradizioni che risalgono tutte al solstizio invernale, e quindi ai riti antichissimi della rinascita del sole.

Oggi il Natale è tra le feste più amate e più sentite in tutto il mondo. Un momento di aggregazione in cui sentirsi uniti, in cui riscoprire affetti familiari. Anche se negli ultimi anni questa dimensione comunitaria è stata in parte persa a causa della situazione pandemica, questo Natale, che si avvicina, si spera possa rappresentare un momento di rinascita collettiva, in cui riscoprire le tradizioni e il piacere di condividere.

Qualsiasi siano le tradizioni a cui ispirarsi, qualsiasi sia l’origine della Festa, l’auspicio è che il Natale possa farci recuperare, almeno in parte, ciò che è andato perduto negli ultimi due difficilissimi anni. Sentire il calore delle feste, nuovamente, essere invasi dallo spirito natalizio, dall’allegra confusione che caratterizza le feste: è questo l’augurio più bello per tutti, ma soprattutto per i più piccoli che tanto hanno sacrificato in questi due anni di pandemia e che hanno certamente bisogno di momenti di gioia, svago, leggerezza.